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Cambiare e separarsi. Ogni volta che il tempo inizia a cambiare, come fa un po’ più freddo o più caldo del solito, arriva il momento del “cambio di stagione”, un’attività che spesso viene percepita faticosa e stressante, e non solo per la mole di lavoro richiesta. Ogni volta che siamo lì lì per spostare qualche capo nella busta degli “eliminati” un senso di dispiacere ci assale e mettendoli nuovamente dentro l’armadio pronunciamo la fatidica frase: “Teniamolo, potrebbe sempre essere utile”.

Pur consapevoli che non li indosseremo più, cosa ci trattiene dal distaccarcene?

La risposta è legata all’aspetto più significativo ed impegnativo della vita: la capacità di cambiare, separarsi e, quindi, crescere.

È come se ogni abito raccontasse una storia. Se fosse legato a ricordi e momenti in cui ci siamo sentiti a casa, amati e compresi, o in cui ci siamo scoperti validi, cresciuti e adulti. In quei momenti abbiamo vestito i “panni” di un qualcosa di nuovo, diverso e soddisfacente riempiendo quegli abiti di desiderio, speranza e possibilità. Non fatichiamo a distaccarci dal pezzo di stoffa ormai vecchio e non più utilizzabile, ma da quello che abbiamo raggiunto e realizzato mentre li indossavamo, come se buttar via parte dell’armadio significasse perdere per sempre parte della nostra storia.

La stessa difficoltà si verifica in tanti altri ambiti della nostra vita:

la paura di perdere parti di noi ci impedisce di distaccarci da luoghi, rapporti, relazioni, abitudini che sentiamo ormai vecchi e “stretti”, non più attuali, ma impossibili da trasformare in ricordi di una storia che ci è appartenuta ma che ora non ci corrisponde più.

I pazienti che ci parlano di depressione, di dipendenza, di impossibilità di ritrovare dentro di loro desideri perduti ci stanno raccontando di tutte le volte in cui nella loro vita hanno pensato di fallire “il cambio di stagione”, di tutte quelle volte in cui hanno pensato che distaccarsi da cose vecchie significasse perdere tutto quello che avevano realizzato fino a quel momento, ritrovandosi totalmente immobili tra il bisogno di tenere tutto e la mancanza di spazio per il nuovo.

Per ritrovare la possibilità di separarsi senza far sparire è necessario che ci sia un essere umano in grado di mostrare loro che buttar via il grembiule della scuola o il primo costume non cancella la nostra capacità di leggere, scrivere o nuotare, né i rapporti che ci sono stati accanto e che ci hanno aiutato a superare problemi e paure. Separarsi dagli ex non ci fa perdere la capacità di amare. Tutte quelle realizzazioni sono presenti dentro di noi sotto forma di ricordi, immagini affettive, sensazioni e odori che, se mantenute, saranno la base per altrettante trasformazioni e realizzazioni.

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