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Società e Politica

Crisi vuol dire scelta

Crisi vuol dire scelta

Le emergenze e le crisi ci mettono a nudo. Non possiamo più far finta di essere qualcosa di diverso da quello che siamo profondamente. Nel bene e nel male. Assistiamo ad esternazioni di rabbia, aggressività, depressione che si traducono in estremi passaggi all’atto. Assistiamo ad episodi di solidarietà, umanità ed espressione affettiva straordinarie, nel senso di “fuori dal comune”. La…

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Zona rossa

Zona rossa

Da pochi giorni l’Italia è zona rossa. Le misure restrittive, fino alla settimana scorsa in vigore unicamente al Nord, sono state estese in tutto il Paese. Sulla scia dello “state a casa”, spaventati e impreparati, gli italiani corrono ai ripari come possono, organizzandosi con il lavoro, con le famiglie, con la vita che, improvvisamente, cambia. Uno ad uno i negozi sotto casa, la palestra dietro l’ufficio, il bar preferito chiudono. Dalle finestre delle case, la vista al di là del vetro è faticosa: ci colpisce vedere le strade deserte, le attività commerciali chiuse, le serrande abbassate. Proviamo amarezza quando leggiamo i cartelli affissi «chiuso per ferie», perché le ferie ci richiamano le vacanze estive, ci riportano con il pensiero al Natale quando eravamo bambini, ai periodi di festa, di divertimento, di leggerezza. Di leggero, oggi, c’è ben poco. Il panico, la paranoia, l’impotenza ci colpiscono allo stomaco e lentamente un senso di vuoto ci assale. Cose semplici, come ad esempio camminare per strada, che fino a ieri era un gesto banale, scontato, spesso anche sottovalutato, oggi appare spaventoso e pericoloso. Qualche giorno fa avremmo gioito nel trovare facilmente parcheggio, eppure oggi ci sembra così sbagliato. E quelli che non reggono il peso dell’angoscia si distraggono, follemente, tra aperitivi e serate social. 

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Che virus stiamo combattendo?

Che virus stiamo combattendo?

I tempi che stiamo vivendo sono notevolmente difficili. Il piano materiale sembra confermare che siamo in uno stato emergenziale, di crisi, andando a validare l’angoscia che invece si nasconde nel piano sottostante, quello immateriale. Eppure le crisi, maledette crisi, possono essere anche un punto di svolta che, se accolto, può portare ad una virata dalle rotte mortifere sedotte dalle illusioni,…

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Rispettare la legge, rispettare l’umano

Rispettare la legge, rispettare l’umano

Per me le parole sono sempre state importanti. Non solo come necessità di possedere una certa proprietà di linguaggio e padronanza della sintassi. Io alle parole ho sempre voluto bene, perché scoprendole e conoscendole ho imparato a sentire, leggere e raccontare il mondo. Ho saputo che nelle parole non c’era solo il suono, la ricercatezza, la corretta formulazione, c’era un’etimologia,…

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Un’altra storia

Un’altra storia

Negli ultimi mesi si è discusso molto di Storia. La scelta del Ministero dell’istruzione di eliminare la traccia storica dalla prima prova dell’esame di maturità ha destato infatti preoccupazione e proteste, aprendo un acceso dibattito sull’importanza dello studio di questa disciplina. In particolare, lo storico Andrea Giardina, la senatrice Liliana Segre e lo scrittore Andrea Camilleri hanno redatto un vero…

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L’uomo cavo

L’uomo cavo

  “Il simbolo della Mela Reintegrata rappresenta la ricomposizione degli elementi opposti: natura e artificio. La mela significa natura; il morso della mela significa artificio, così come lo vediamo utilizzato in un marchio di computer mondialmente diffuso posto ad emblema della tecnologia che sostituisce integralmente la natura. Con la Mela Reintegrata l’artificio assume il compito di ricucire la parte asportata…

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Smettere di fumare: le immagini da film horror sui pacchetti mi convinceranno mai?

Smettere di fumare: le immagini da film horror sui pacchetti mi convinceranno mai?

Ho di fronte a me un pacchetto di sigarette, un pacchetto di Chesterfield blu mezzo aperto sul mio tavolo. Di sottofondo youtube sulla tv davanti a me, c’è il faccione sorridente della Leggenda BB King che suona “The Trill is Gone”. Il pacchetto è sempre lì che richiama la mia attenzione, come un cartello stradale che grida “guardami!” sul mio tavolo.…

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